Quali malattie dentali sono tipiche degli anziani?




Nell'immaginario comune degli anni '70, '80 e '90, si pensava alle persone anziane come a soggetti sdentati ed incapaci di sorridere.

Per fortuna tutto questo rappresenta il passato, poiché la divulgazione informativa, le campagne di sensibilizzazione sull'importanza dell'igiene orale e le continue innovazioni nel campo dell'implantologia hanno consentito a tutti, in un modo o nell'altro, di preservare il proprio diritto ad avere una bocca funzionale ed esteticamente gradevole.
Ciò nonostante è un dato di fatto che con l'avanzare dell'età, anche la bocca, come il resto del nostro organismo è più facilmente incline, per decadenza naturale, ad incorrere in alcune problematiche.

Ovviamente, risulta ancora più importante in questa stagione della vita, avere particolare cura della propria igiene orale e seguire alcune regole base che ci consentiranno di vivere più lungamente in un buono stato di salute.





ANZIANI E PROBLEMI DENTALI


Con l'avanzare dell'età, possono verificarsi diverse problematiche legate alla bocca e ai denti, soprattutto a causa di specifiche condizioni che possono originarle.
Esistono di fatto elementi che più degli altri possono condizionare lo stato di salute orale negli anziani:


  • introduzione costante di farmaci specifici
  • presenza di alcune patologie (diabete, cardiopatie, ecc...)
  • alimentazione squilibrata
  • fumo
  • assunzione di alcool
  • stress

Purtroppo, non tutte le persone con più di sessant'anni conoscono bene le patologie orali a cui sono maggiormente esposte e questo molto spesso le pone nella condizione di trascurare le prime avvisaglie, ritardando la diagnosi e la cura delle diverse complicazioni che si presentano.
Ne è un chiaro esempio la difficile localizzazione delle lesioni cariose, fattore che può rapidamente far precipitare una lesione che coinvolge la polpa dentale e che nei casi peggiori, può addirittura determinare la frattura del dente.


QUALI SONO LE MALATTIE PIÚ DIFFUSE?


1) Carie radicolare

E’ una lesione progressiva del cemento radicolare che avanza velocemente per opera della parodontite o della recessione delle gengive che lasciano scoperta la radice dei denti. Ha la stessa sintomatologia delle carie tradizionali ed è provocata dal ridotto flusso salivare, dallo scarso controllo della placca batterica o da precedenti carie.
Questo ci ricorda quanto sia importante eseguire costantemente un'accurata igiene orale ed affidarci a periodici controlli odontoiatrici per verificare lo stato di salute dei nostri denti.

2) Recessione gengivale

Con l'avanzare dell'età avviene un naturale ritiro delle gengive con il conseguente aumento dell'ipersensibilità dentale alle sollecitazioni termiche e proprio la spiccata ipersensibilità costituisce il campanello d'allarme del problema. Il dente appare allungato e più scoperto.
Anche in questo caso, un eccessivo o scorretto spazzolamento può seriamente contribuire a causare questa recessione.
È sempre opportuno rivolgersi all'Odontoiatra che nelle situazioni più allarmanti proporrà d'intervenire chirurgicamente.


3) Parodontite

E’ una patologia genetica infiammatoria e degenerativa abbastanza grave che se trascurata può provocare la perdita dei denti. È certamente la più temuta patologia odontoiatrica, i cui primi evidenti segnali riguardano la percezione della mobilità dentale.
In questo stadio è ancora possibile intervenire ma bisogna farlo repentinamente per evitare la formazione delle tasche paradontali, l'aumento della mobilità, il sanguinamento gengivale (CLICCA QUI PER APPROFONDIRE) e gli ascessi, fino alla perdita definitiva dei denti coinvolti. Diagnosticarla tardi comporta l'inevitabile ricorso agli impianti per poter consentire al paziente una buona masticazione.

Esistono diversi trattamenti che possono migliorare la parodontite e rallentare il suo decorso stabilizzando i denti e nel caso di soggetti anziani, tali trattamenti non diversificano da quelli adottati per tutti gli altri pazienti. Certamente sarà necessario rimuovere con meticolosità ogni traccia di placca e di tartaro non solo dai denti ma soprattutto dalle tasche gengivali.
Questo tipo di trattamento non è né doloroso nè invasivo, viene eseguito mediante anestesia locale e se ripetuto con una certa costanza può assicurare una significativa regressione della patologia.

4) Xerostomia

È spesso conosciuta come "secchezza delle fauci", un disturbo molto frequente negli anziani specie quando sono affetti da alcune malattie o assumono costantemente farmaci.

Può causare difficoltà nel parlare e nel mangiare e provocare fenomeni come l'alitosi e le carie dentali.
Una scarsa produzione di saliva è alla base del problema, soprattutto in condizioni di ansia, stress, naso congestionato, diabete o radioterapia.
Non va assolutamente trascurata perché favorisce l'insorgere di infezioni e di altre patologie dentali.

5) Stomatite (CLICCA QUI PER APPROFONDIRE)

Come rivela la parola stessa, trattasi di un’infiammazione dei tessuti molli presenti nella bocca. A causarla possono essere diversi fattori di tipo chimico, infiammatorio, batterico, meccanico, virale, micotico o come conseguenza di una malattia sistemica. Molto spesso insorge in seguito a candidosi orale e in assenza di una corretta igiene orale.
Si palesa all'interno della bocca con gonfiore e arrossamento fino alla comparsa delle afte, piccole lesioni biancastre circolari particolarmente dolorose.
Tutte le mucose possono esserne interessate, dalle pareti di guance e palato, a quelle gengivali, linguali e labiali. L'utilizzo di protesi, specie se realizzate male o troppo vecchie, ne favorisce lo sviluppo.

6) Denti ingialliti e macchiati

La condizione che si palesa in modo evidente con il passare del tempo è l'ingiallimento dei denti che naturalmente variano il loro aspetto a carico della dentina oltre che per la frequente ingestione di cibi o bevande fortemente pigmentati.



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