Si prova dolore durante la pulizia dei denti?




Stai per sottoporti ad una seduta di igiene dentale e ti domandi se proverai dolore durante il trattamento? Niente paura: sei nel posto giusto e in questo articolo chiariremo i tuoi dubbi.

Prima di rispondere a questo quesito che ci viene rivolto molto frequentemente, siamo andati a raccogliere i maggiori rumors sull'argomento presenti sul web e abbiamo notato che molto spesso le informazioni offerte non sono completamente corrette. Questo accade sopratutto quando la comunicazione non è direttamente curata dagli addetti ai lavori e proprio alla luce di questo dato, abbiamo deciso di affrontare la questione e di fornire ai pazienti risposte chiare ed attendibili.

Partiamo dunque con una premessa importante: non è possibile eseguire un'igiene dentale accurata ed efficace senza suscitare nel paziente un minimo di dolore o di fastidio. Il fatto che si verifichi almeno uno di questi eventi rappresenta un segnale palese del corretto svolgimento di una pulizia professionale. Contrariamente, qualora in corso d'opera il paziente non provi alcuna sensazione dolorosa, dovrebbe certamente chiedersi se l'igiene è stata eseguita in modo approssimativo o superficiale. Ciò chiarito, desideriamo rasserenare e confortare i lettori, specificando che se l'odontoiatra o l'igienista dentale si trovano ad operare su gengive sane e in presenza di normali depositi di tartaro, gli unici elementi di disturbo sono rappresentati dagli strumenti di lavoro adoperati per la pulizia, la cui azione può determinare tutt'al più una percezione fastidiosa. Laddove invece lo specialista deve agire su gengive irritate o infiammate, al fastidio provocato dall'ablatore si assoceranno episodi di sanguinamento e fenomeni dolorosi di bassa o media entità.  


IGIENE DENTALE QUANDO LE GENGIVE SONO ARROSSATE


Se le gengive appaiono arrossate e sanguinano nel corso di una seduta d'igiene professionale, molto probabilmente all'interno della bocca è in atto un processo infiammatorio. Molte possono essere le cause che danno origine al sanguinamento, alcune delle quali sono guaribili proprio mediante il trattamento di pulizia dentale. È questo il caso in cui si sia formata un'intensa compagine di placca o siano presenti grossi depositi di tartaro. Per tutte le altre situazioni è necessario e importante eseguire un controllo odontoiatrico più approfondito.


IGIENE DENTALE SU GROSSI DEPOSITI DI TARTARO


Generalmente si tende a trascurare la comparsa degli accumuli di tartaro che si formano sui colletti dentali nel punto d'incontro tra il dente e la superficie gengivale. Essi si depositano e si annidano quando la placca batterica non viene completamente rimossa attraverso una corretta e costante detersione quotidiana. Se all'incuria personale si aggiunge uno scarso ricorso alle sedute di pulizia professionale, inevitabilmente la presenza del tartaro risulterà piuttosto invasiva e dannosa. Il tartaro infatti non solo rende sgradevole l'aspetto estetico della dentatura ma svolge un'azione ostruttiva ed irritante a carico delle gengive. A lungo andare se non rimosso, può essere responsabile di infiammazioni gengivali (CLICCA QUI PER APPROFONDIRE) di vario genere che possono evolversi in veri e propri fenomeni parodontali. È dunque fondamentale rivolgersi periodicamente al dentista affinché esegua un'accurata ablazione. Se invece il tartaro si è sedimentato nel tempo formando grossi depositi all'interno delle tasche parodontali, l'odontoiatra deve intervenire eseguendo un vero e proprio curettage, trattamento specifico per la rimozione del tartaro sottogengivale che viene effettuato con degli strumenti uncinati chiamati curette, da cui prende il nome. È proprio grazie alla loro speciale forma arcuata che le curette consentono una pulizia manuale profonda e completa della base dei denti e delle tasche parodontali, contribuendo nel tempo a preservare il più possibile il sistema d'ancoraggio dei denti. Questo tipo d'intervento essendo più invasivo rispetto ad una comune igiene dentale, viene preceduto dalla somministrazione di un anestetico locale. Il paziente in questo modo viene supportato e messo al riparo dal dolore durante il trattamento. L'unico fastidio percepito è imputabile alla siringa con la quale si effettua l'anestesia ma è di lieve entità e assolutamente sopportabile. La fase più delicata resta infine quella post intervento ma per fortuna è di breve durata e si protrae al massimo per due giorni, nel corso dei quali ogni sorta d'indolenzimento andrà gradualmente dissolvendosi.


COSA ACCADE SE LA PULIZIA DEI DENTI  NON VIENE ESEGUITA CORRETTAMENTE?


Un altro quesito che ci viene spesso rivolto è quali sono le indicazioni temporali per sottoporsi con regolarità ad un'igiene dentale professionale. Per rispondere in modo corretto ci occorre fare delle precisazioni. Per i pazienti che non sono affetti da parodontite sarà sufficiente sottoporsi ad una seduta di pulizia odontoiatrica ogni 6 mesi circa. Per coloro che invece presentano fenomeni parodontologici cronici occorrono almeno 4 sedute all'anno. Se un paziente è interessato da parodontite aggressiva è necessario che esegua l'igiene ogni 2 mesi e che si sottoponga ad una terapia farmacologica di tipo antibiotico.
Prendendo in esame coloro che giungono allo studio per la prima volta, registriamo che ci sono diverse persone che arbitrariamente scelgono di optare per una sola igiene all'anno. Traendo spunto da questo dato, desideriamo chiarire che effettuare 1 igiene ogni 12 mesi circa risulta assolutamente insufficiente per poter tenere sotto controllo i depositi di tartaro. Oltre però alla frequenza con cui bisogna intervenire è bene sottolineare l'importanza di affidarsi a professionisti esperti e di evitare opportunamente il personale non qualificato né tanto meno specializzato per non correre il pericolo di ricevere terapie inadeguate, inefficaci ed in alcuni casi perfino dannose. In particolar modo se si ha l'esigenza di un currettage parodontale è indispensabile che ad eseguirlo sia un parodontologo, ovvero un odontoiatra specializzato in parodontologia in grado di operare abilmente in ogni condizione. Diversamente si rischia di arrecare danni seri anche alle gengive sane, contribuendo ad indurre processi parodontali anche laddove non siano espressamente presenti.


PERCHÉ È OPPORTUNO AFFIDARSI AD UN PARODONTOLOGO PER UNA PULIZIA COMPLETA ED EFFICACE?


Abbiamo dunque chiarito l'importanza di rivolgersi a medici esperti e specializzati anche per ricevere cure e trattamenti di routine come l'igiene professionale o il curretage parodontale. Quello che non abbiamo ancora specificato è quanto questo aspetto possa incidere sulla salute dei pazienti, in relazione ad altri fattori di rischio che non siano strettamente legati ai denti e alla bocca. Cosa pensereste infatti se vi dicessimo che scegliere un parodontologo per le vostre sedute d'igiene profonda potrebbe significare abbassare notevolmente il rischio di essere colpiti da ictus e da infarto cardiaco? A dimostrazione di questa tesi desideriamo riportarvi e condividere con voi i risultati di una ricerca scientifica effettuata nel 2007 dal Prof. Maurizio Tonetti, un parodontologo di fama mondiale che alla luce di alcuni studi svolti avviò una sperimentazione clinica su un campione di 150 pazienti. Il Test coinvolse 2 gruppi formati da 75 persone che si sottoposero ad una seduta di igiene dentale secondo due diverse modalità: ai primi fu eseguita una pulizia di routine, mentre i secondi furono trattati da un parodontologo. Prima di sottoporli all'esperimento, a tutti i soggetti coinvolti fu rilevata la misurazione dell'arteria omerale. I risultati raccolti in seguito al test misero in evidenza un dato particolarmente interessante: per i 75 pazienti del primo gruppo fu riscontrato un netto miglioramento dell'elasticità dell'arteria, mentre nessun cambiamento aveva riguardato gli altri soggetti che si erano sottoposti all'esperimento ricevendo una comune igiene dentale. Questa ricerca confermò quanto già ampiamente supposto da precedenti approfondimenti, individuando nel tartaro e nelle infezioni gengivali due possibili cause di ictus ed infarto, confermando che i batteri parodontopatogeni che aggrediscono l'organismo attraverso le gengive irritate, seguendo il percorso delle arterie possono arrivare al cuore e al cervello, compromettendone seriamente l'attività.




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