Quali difetti possono minacciare la bellezza del nostro Sorriso?




Nel 1999 Harvey Ball inventore del noto simbolo "smile" ideò la "Giornata Mondiale del Sorriso". Da allora, ogni primo venerdì di Ottobre si celebra questo straordinario ed originalissimo evento per ricordare che ridere fa bene al corpo, alla mente e allo spirito.
Che ridere sia un'attività in grado di produrre effetti benefici sia sul nostro organismo che sulla nostra psiche è stato ampiamente acclarato da numerosi studi scientifici condotti nell'ultimo trentennio. Il merito è soprattutto dell'attività ormonale esercitata dal sistema endocrino mentre siamo impegnati o coinvolti in "grasse risate", ed è proprio attraverso il rilascio di alcune sostanze quali le endorfine, le encefaline e la seratonina che è possibile contrastare la stanchezza fisica, difendere il sistema immunitario e proteggere l'attività celebrale.

Sulla scia di questa eccezionale scoperta è nata e si è diffusa in moltissimi paesi la "Terapia del Sorriso" che si affianca alle cure mediche tradizionali nell'approccio terapeutico della malattia. Destinatari privilegiati di questa pratica sono i piccoli pazienti degli ospedali pediatrici, laddove i protocolli sanitari ne hanno previsto l'introduzione grazie al contributo, spesso volontario, dei "Clown di Corsia", impegnati a supportare i piccoli nei loro lunghi periodi di degenza ospedaliera.

Se ridere si rivela a giusta ragione e per numerosi aspetti un vero e proprio toccasana, risulta logico che bisognerebbe concedersi spesso questo piacere, godendo di tutte le occasioni liete che ci vengono offerte e ricorrendo ad attività utili al suo esercizio. "Nulla di più facile", starete certamente pensando. Eppure sembrerà strano ma non è sempre così. 

Accade infatti molto spesso che quando si vive un profondo disagio legato allo sgradevole aspetto del proprio sorriso, ci si abbandoni con una certa fatica alla risata e in alcuni casi addirittura ci si trattenga per evitare di mostrare i difetti estetici presenti sulla propria dentatura. Tenere la bocca serrata e reprimere le proprie emozioni richiede sulla lunga distanza uno sforzo svilente che impedisce di godersi appieno i momenti più allegri.


Ma quali sono le problematiche dentali che possono compromettere l'equilibrio dei denti e che spingono le persone a smettere di sorridere? Scopriamole insieme.


COSA PUÃ’ ROVINARE LO SPLENDORE DEL NOSTRO SORRISO?


Osservarsi abitualmente allo specchio oltre che un esercizio di assoluta vanità può rivelarsi utile per identificare alcuni punti di debolezza del proprio aspetto. Con questo consiglio, non intendiamo sostenere che bisogna continuamente richiamare l'attenzione verso le caratteristiche fisiche del proprio viso e del proprio corpo, ma che guardando con occhi attenti la propria bocca ed in particolar modo i denti, potremmo percepirne alcune irregolarità morfologiche o anomalie estetiche che ne pregiudicano la gradevolezza. 
Cogliere questi difetti ci mette nella condizione di poter intervenire per correggerli e curarli. 
Innanzi tutto però vediamo quali sono:

  1. Denti storti e disallineati
  2. Denti rotti e scheggiati
  3. Denti ingialliti e macchiati
  4. Denti cariati
  5. Diastema dentale

DENTI STORTI E DISALLINEATI


Ebbene sì, salta subito all'occhio: avere denti storti o disallineati è un fatto molto evidente che oltre a dare origine ad un forte disagio personale può mettere in pericolo la salute della bocca. Dal punto di vista psicologico, sapere di avere una dentatura irregolare condiziona fortemente le relazioni quotidiane e spinge il paziente ad una forte chiusura e all'isolamento. Sotto l'aspetto funzionale, essendo più complicato tenere sotto controllo l'igiene orale in presenza di denti storti o di sovraffollamento, il rischio concreto che si corre è che si formino frequenti carie. Due ottime ragioni per ricorrere all'aiuto e al supporto dell'odontoiatra senza indugiare troppo! L'approccio terapeutico suggerito in questi casi è l'ortodonzia che a seconda della complessità del problema può prevedere tempi di intervento più o meno lunghi e il ricorso ad un apparecchio ortodontico fisso piuttosto che ad uno mobile. Sotto l'aspetto del comfort, rispetto alla realizzazione di questi dispositivi, sono stati compiuti passi da gigante, fino ad ideare delle mascherine invisibili come quelle Invisalign capaci di risolvere disallineamenti poco importanti, senza dover sopportare nessun fastidio e nessun imbarazzo. Per fortuna anche in presenza di malocclusioni più impegnative esistono diverse alternative che possono fungere allo scopo. Oltre dunque all'apparecchio fisso di tipo tradizionale è possibile ricorrere ad un modello linguale privo di attacchi e quindi "invisibile" particolarmente indicato nei pazienti adulti che vogliono finalmente recuperare una dentatura armoniosa e naturale.




DENTI ROTTI E SCHEGGIATI


Può accadere che durante lo svolgimento di un'attività sportiva, o cadendo, o mordendo con troppo vigore un cibo dalla consistenza piuttosto dura o coriacea, o battendo severamente contro una forchetta, o a seguito di prolungati fenomeni di bruxismo i denti si scheggino o si fratturino. Indipendentemente dalla natura del trauma subito e che ha causato l'indebolimento e il danneggiamento del dente o dei denti coinvolti, quando si verifica questa condizione, il paziente viene colto da un moto di panico di cui è facile comprendere la motivazione: un dente scheggiato o fratturato compromette visibilmente il sorriso e complica la masticazione. Per fortuna però anche in questo caso è possibile rimediare in modo semplice e veloce. È giusto dunque restare sereni, consapevoli che per qualunque tipo di frattura esiste un trattamento odontoiatrico efficace. Distinguiamo però le diverse opzioni: se l'evento traumatico determina un danno lieve, il dentista interviene applicando un materiale composito in sostituzione della parte mancante e modellandolo fino a ricostituire l'iniziale conformazione dell'elemento dentale, ottenendo in questo modo un risultato estetico tale da non percepire la differenza tra il prima e il dopo scheggiatura; se al contrario la rottura è più diffusa, a seconda se ha coinvolto parzialmente o interamente il dente, il trattamento più adatto è rappresentato dalla copertura tramite applicazione di faccette o di corone dentali.



DENTI INGIALLITI E MACCHIATI


Avere denti gialli o macchiati è senza dubbio uno di quegli aspetti che maggiormente condiziona la bellezza del nostro sorriso. I denti però nascono naturalmente chiari e candidi e possono subire fenomeni di ingiallimento o macchiarsi a causa di diverse ragioni. Perpetuare cattive abitudini come il fumo o assumere frequentemente cibi e sostanze con un alto potere pigmentante sono alcuni di quei fattori che nel tempo incidono sulla colorazione dei denti. Un altro ruolo fondamentale è detenuto dall'igiene orale che quando non viene attentamente curata può determinare la formazioni di grossi depositi di tartaroIl piano d'azione utile per la risoluzione di questo problema prevede dunque tre diverse linee d'intervento:
  1. Lavare frequentemente e accuratamente i denti
  2. Sottoporsi a periodiche sedute d'igiene professionale
  3. Effettuare uno sbiancamento dentale 

È sempre bene ricordare che una buona igiene orale quotidiana deve essere coadiuvata dall'uso del filo interdentale, che occorre programmare con una frequenza adeguata le sedute d'igiene dal dentista e che è opportuno consultarlo qualora desideriamo sottoporci ad uno sbiancamento professionale per verificare in anticipo quali sono i risultati che potremmo ottenere.





DENTI CARIATI


Quando i denti vengono aggrediti dalle carie oltre a provare una spiacevolissima sensazione dolorosa, il paziente osserva un cambiamento del loro aspetto, poiché in conseguenza dell'infezione batterica, i denti interessati modificano il proprio colore e diventano scuri. Ne consegue che oltre che per il profilo organico, anche esteticamente appaiono gravemente danneggiati. La migliore strategia da attuare in presenza di carie è quella di rivolgersi tempestivamente al proprio dentista fin dai primi segnali dolorosi, affinché effettui un'accurata otturazione. Questo terrà il dente al riparo da conseguenze più gravi, quali la necessità di una devitalizzazione o perfino di una definitiva estrazione.




DIASTEMA DENTALE


Parlare di diastema dentale vuol dire fare riferimento all'ampio spazio che si interpone tra gli incisivi centrali laddove essi non siano perfettamente allineati. Pur non trattandosi di una patologia odontoiatrica vera e propria ma piuttosto di un'imperfezione estetica, nella maggior parte dei casi influenza negativamente il paziente. Quando il diastema dentale si evidenzia nei bambini presentando un'ampia conformazione può rappresentare un ostacolo per il corretto sviluppo della loro funzionalità linguale e nell'articolazione dei suoni. 
Per poter correggere questo difetto ci si può affidare all'ortodonzia, ricorrendo all’utilizzo di un apparecchio dentale fisso o mobile o ad un trattamento odontoiatrico che prevede l'applicazione di faccette in ceramica sulla superficie dei denti. Mentre l'apparecchio interviene esercitando una trazione che induce i denti ad occupare una corretta posizione, le faccette dentali offrono un ausilio estetico andando a ricolmare lo spazio vuoto e adeguandosi alla nuova anatomia dei denti. I due sistemi si differenziano per tempi e per metodo: l'ortodonzia risolve in modo meccanico e definitivo l'inestetismo ma necessita di un intervento più lungo ed invasivo. Le faccette si applicano in poche sedute e regalano subito il risultato desiderato.




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