È possibile sbiancare una protesi dentaria?




Dopo essersi sottoposti alle cure del proprio dentista, ricorrendo a protesi dentarie per porre rimedio a denti erosi, consumati, macchiati o irrimediabilmente caduti diventa necessario cercare di comprendere in che modo si possa salvaguardare e prolungare la bellezza del ritrovato sorriso. Cercheremo dunque di approfondire quali sono le tecniche e gli strumenti specifici che possono facilitare le abituali operazioni di igiene orale in presenza di protesi, e se possono rivelarsi utili per preservarne il colore.
Per poter affrontare la questione è giusto partire da due importanti considerazioni.
Anzitutto occorre sapere che con l'avanzare del tempo, così come avviene per i denti naturali, anche le faccette, le corone e le protesi dentarie, se non adeguatamente gestite e in assenza di opportune precauzioni, possono subire dei cambiamenti di colore, macchiandosi o scurendosi, a causa della permeabilità dei materiali con i quali vengono realizzate.
In secondo luogo bisogna considerare che quando invece ad ingiallire o ad annerirsi sono i denti naturali, la loro metamorfosi rende evidente le differenze cromatiche con le protesi impiantate. Ne consegue che in entrambe le circostanze, il gradevole aspetto estetico che era stato recuperato grazie all'intervento del dentista può subire un peggioramento.
Tocca a noi dunque il compito di imparare a proteggere la brillantezza delle nostre protesi.



QUALI DIFFERENZE CI SONO TRA DENTI 

NATURALI E PROTESI DENTARIE?


Ci preme a questo punto chiarire un altro aspetto fondamentale. I denti naturali e le protesi dentarie, per quanto esteticamente assimilabili, presentano per loro natura alcune caratteristiche differenti. Le protesi, le corone e le faccette sono realizzate con l'impiego di resine composite, ceramica e altri materiali piuttosto porosi e quindi particolarmente sensibili all'assorbimento di sostanze fortemente pigmentate. Ne deriva che la frequente masticazione di determinati alimenti oltre che il perpetuarsi di dannose consuetudini come il fumo contribuiscono a modificarne la colorazione. Nonostante la loro diversa composizione, anche i denti naturali subiscono la stessa sorte ma diversamente da quelli artificiali, possono essere sottoposti a delle sedute di sbiancamento professionale con efficaci risultati, poiché l'agente chimico responsabile dell'azione schiarente è capace di agire sullo smalto dentale ma è impossibilitato a permeare attraverso la resina e la ceramica. Ecco perché è sempre meglio effettuare uno sbiancamento professionale prima di ricorrere all'impianto di una protesi, così da conferire omogeneità e brillantezza alla nuova dentatura. 
Dal momento quindi che non è possibile ricorrere ad un trattamento professionale per schiarire le protesi, non ci resta che mantenerle nella migliore condizione possibile, così da scongiurare, o quanto meno ridurre al minimo il rischio di scolorimento.
Ma v
ediamo ora insieme in quale modo dobbiamo procedere.






SBIANCARE UNA PROTESI DENTALE FISSA: SI PUÒ?


Abbiamo scelto una protesi fissa?
Abbiamo sostituito delle corone o applicato delle faccette dentali?
Niente paura: pulirle è più semplice di quanto si possa immaginare!
Basterà impugnare spazzolino e dentifricio e procedere con la nostra abituale tecnica di detersione. Nulla più di una corretta igiene orale può consentirci di mantenere in un'ottima condizione estetica le nostre protesi.
Qualunque spazzolino è utile allo scopo ma qualora la scelta ricada sull'utilizzo di un dispositivo elettrico, potrebbe essere vantaggioso l'ausilio di specifiche testine lucidanti per conservare la brillantezza delle nuove corone. Al contrario, è assolutamente sconsigliato affidarsi ai rimedi fai da te o a sistemi improvvisati per lucidarle o schiarirle. In questo modo infatti si corre l'altissimo rischio di rovinarle irrimediabilmente. Sappiamo bene che questa è una tentazione assai presente in coloro che fumano o che assumono grosse quantità di caffè e che a causa di queste abitudini tendono a macchiare i propri denti. Pensare di poter risolvere il problema, facendo ricorso a miscele di bicarbonato e limone o applicando paste abrasive è un'idea pericolosa che non va in alcun modo presa in considerazione.
Bisogna infatti tenere ben presente che proprio perché i materiali di cui sono fatte le protesi presentano caratteristiche e reazioni diverse rispetto a quelle dei denti naturali, pur avendo un'ottima resistenza in termini di durata, non sono immuni a tutte le sostanze con le quali vengono in contatto, le quali possono in alcune circostanze, comprometterne l'aspetto. Non siate dunque avventati ed incauti e prima di prendere qualunque decisione in merito, rivolgetevi al vostro dentista ed ascoltate il suo parere.
Per quanto invece riguarda lo sbiancamento professionale, abbiamo già detto che non è in grado di agire su nessun tipo di protesi fissa. Si sconsiglia dunque di effettuare questo tipo di trattamento dopo averla impiantata, non solo perché risulterebbe inefficace sulla sua superficie ma soprattutto perché schiarendo invece i denti naturali, metterebbe in evidenza la disarmonia cromatica della dentatura. L'unico rimedio professionale non invasivo applicabile su una protesi fissa potrebbe essere una seduta di pulizia Airflow che in alcuni casi è sufficiente a rimuovere le macchie scure che si sono formate.



PROTESI DENTALE MOBILE: COME PULIRLA?


Diversamente dalle quelle fisse, per eseguire la pulizia delle protesi mobili si ricorre all'impiego di prodotti specifici. Essendo infatti facilmente removibili è possibile ottenere un'ottima detersione ed un buon livello di sbiancamento, attraverso l'utilizzo di un'ampia gamma di detergenti preposti allo scopo. L'offerta commerciale è piuttosto variegata e spazia dalle pasticche effervescenti alle creme. I risultati ottenibili non cambiano ed il loro impiego è piuttosto semplice e molto diffuso. Le pasticche vanno sciolte in acqua e puliscono la protesi mediante una prolungata immersione, le creme invece si versano direttamente sul manufatto e si adoperano con l'ausilio di uno spazzolino, sfruttando la possibilità di detergere agevolmente anche le superfici abitualmente più difficili da raggiungere. Questo tipo di azione è particolarmente indicata per la rimozione del tartaro che strano a dirsi, ma si forma e si deposita anche sulle protesi. Oltre ad assicurare una perfetta pulizia, creme e pasticche hanno un elevato potere igienizzante e sono in grado di rimuovere ogni traccia batterica dalle protesi mobili, tenendole al riparo dai cattivi odori ed evitando che anneriscano. Per ottimizzare la detersione di una protesi mobile è necessario ricorrere a periodici interventi dell'odontoiatra che adoperando alcuni prodotti professionali ed inserendola in una vasca ad ultrasuoni, completerà ed affinerà l'opera di pulizia.






ESISTONO RIMEDI DOMESTICI PER LA

PULIZIA DELLE PROTESI DENTALI?


Occorre dunque prendersi cura della propria protesi fissa o mobile, per assicurarle una lunga durata e per preservare il suo invidiabile aspetto estetico. Gli obiettivi a cui puntiamo sono tre: detersione, disinfettazione e sbiancamento. Per ottenerli, siamo spesso tentati di ricorrere a qualunque sistema, anche a quelli non professionali di cui tutti parlano e che sembrerebbero funzionare davvero. 


Ma di quali metodi parliamo?


  • Pulizia di protesi mobile mediante immersione nella candeggina
  • Pulizia di protesi fissa con mistura di sale, limone e bicarbonato


Non è tanto importante stabilire se le sostanze appena citate abbiano o meno il potere di rimuovere le macchie e di sbiancare la superficie delle protesi, ma è piuttosto necessario approfondire quali conseguenze negative possono derivare dal loro impiego.
Parliamo infatti in parte di additivi chimici piuttosto pericolosi, soprattutto se ingeriti, ed in generale di principi attivi altamente corrosivi che a fronte dello sbiancamento che sono potenzialmente in grado di effettuare, portano con sé diversi svantaggi. Intervenendo infatti sulla ceramica di cui sono composte le corone, la loro azione aggressiva le renderà in brevissimo tempo opache e porose, pregiudicando il risultato estetico ottenuto mediante i precedenti trattamenti odontoiatrici.
Sono dunque metodologie sconsigliatissime e non utili nel complesso allo scopo. La cosa migliore da fare è trattare domesticamente l'igiene della nostra protesi come comunemente agiamo per i nostri denti naturali e consultando periodicamente il nostro dentista di fiducia che potrà intervenire professionalmente con tecniche e strumenti idonei a perfezionarne la pulizia, senza arrecarle alcun danno.  





STUDIO BUDA, SORRIDI CON NOI! 😃










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