Cosa accade dopo un intervento d'implantologia?




Ce l'abbiamo fatta! Abbiamo vinto ogni forma di resistenza e la nostra tremenda paura e ci siamo sottoposti ad un intervento d'implantologia per recuperare una dentatura confortevole e di bell'aspetto.


- "Cosa dobbiamo aspettarci che accada nelle ore e nei giorni successivi all'intervento?"

- "Quali accorgimenti o indicazioni dobbiamo seguire?"

Per rispondere a questi e ad altri quesiti relativi alla fase post-chirurgica, vi proponiamo la lettura di questo interessante articolo.



COSA AVVIENE DOPO L'INTERVENTO 

E CHE MISURE DEVE ADOTTARE IL PAZIENTE?


L'intervento d'implantologia dentale è perfettamente riuscito ma giunge la delicata e fondamentale fase dell'osteointegrazione, ovvero i nostri nuovi impianti devono fondersi armonicamente all'interno dell'osso, trovando un giusto equilibrio nella loro nuova collocazione. 
Ora tocca a noi!

A questo punto diventa molto importante applicare le semplici indicazioni del nostro odontoiatra per mettere al sicuro l'ottimo risultato ottenuto e per tenerlo al riparo da ogni probabile rischio di rigetto o di infezione. Questo ci consentirà senza dubbio di affrontare serenamente le ore e i giorni successivi all'intervento.
Anzitutto è bene ricordare che per allontanare il pericolo che possano insorgere infezioni postume, il chirurgo, prima di sottoporre il paziente alla collocazione degli impianti, gli prescrive una terapia farmacologica raccomandandogli di seguirla con particolare attenzione, che prevede l'assunzione di antibiotici e di antinfiammatori. Nel corso dell'intervento invece, utilizzando un anestetico locale lo mette al riparo da ogni forma di disturbo e di dolore. Lo step conclusivo avviene alcuni giorni dopo quando vengono rimossi i punti di sutura. Ma cosa succede nel frattempo?





Gonfiore

Ciò che generalmente accade a distanza di pochi giorni dall'intervento è che la guancia che ricopre la zona operata si presenti gonfia. È un fatto assolutamente fisiologico e naturale, uno step consequenziale alla collocazione dell'impianto e che fa parte del decorso post-operatorio. Questo fenomeno dura al massimo una settimana, per poi dissolversi spontaneamente. Per provare a ridurre il gonfiore, il rimedio più utile consiste nel tamponare ripetutamente la guancia con un panno che contenga del ghiaccio, poiché lo shock termico generato dal freddo contribuisce a ridurre l'edema.



Fastidio o Dolore

Se è vero, come abbiamo detto, che durante l'intervento, il ricorso all'anestesia locale tiene alla larga il paziente dal dolore, cosa succede dopo, quando l'effetto dell'anestesia svanisce? Durante la fase di cicatrizzazione, possono presentarsi episodi dolorosi la cui durata, frequenza e intensità sono assolutamente soggettive. In questi casi, si potranno assumere antinfiammatori o antidolorifici per tenere a bada il dolore e per affrontare con maggior tranquillità la ripresa delle normali attività. Anche i tempi di recupero sono piuttosto variabili e l'unica strada utile per completare rapidamente la propria guarigione consiste nel seguire alla lettera tutte le indicazioni ricevute dall'odontoiatra.




Bere e Mangiare

Capitolo a parte riguarda l'alimentazione. Nella fase post-operatoria e nei primi giorni successivi all'intervento, bisogna fare particolare attenzione a cosa mangiare, per facilitare il proprio recupero e per dare sollievo alle gengive irritite dai trattamenti chirurgici. La raccomandazione è quella di assumere cibi freddi liquidi o morbidi. In particolar modo vengono suggeriti alcuni alimenti, ricordando di consumarli a basse temperature:






  • frullati e gelati
  • yogurt e budini
  • estratti e centrifughe
  • vellutate e passati
  • purè e polenta
  • carne macinata e omogeneizzati
  • pesce bollito

  • È importante contestualmente evidenziare gli alimenti da inserire nella "Lista dei Divieti":

    • cibi troppo duri e caldi
    • cibi acidi e filamentosi
    • cibi piccanti e speziati

    Una volta superati i primi giorni ed in attesa di rimuovere i punti di sutura è possibile introdurre nei propri pasti anche altri alimenti, assicurandosi che abbiano una consistenza morbida e che non impattino negativamente sulla zona trattata. Si potranno dunque mangiare formaggi freschi e molli, verdure cotte e pasta condita semplicemente.





    Fumo

    Come sempre, anche in questo caso, il fumo rappresenta un elemento altamente dannoso. È severamente proibito ai pazienti di fumare nella delicata fase di guarigione. Il rischio di alimentare gravose infezioni  è infatti elevatissimo e ne conseguirebbe un recupero più lungo, faticoso e complesso. Oltre al rischio infettivo, esistono pericoli di maggiore entità derivanti dal consumo di sigarette nei giorni post-intervento. Il fumo potrebbe addirittura pregiudicare il successo degli impianti e potrebbe altresì determinare una necrosi ossea, vale a dire la morte cellulare dei tessuti ossei che fanno da ancoraggio ai nuovi impianti. Se proprio dovesse risultare particolarmente difficile astenersi completamente, si potrebbe optare, in via del tutto eccezionale, per la sigaretta elettronica che non contenendo catrame, esporrebbe il paziente ad un minor rischio. Confidiamo che in circostanze come questa, buon senso e spirito critico prevalgano su tutto.



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